mercoledì 22 ottobre 2014

C'era una volta un filo.

Otto centimetri di filo d'argento 925 ed una perla scaramazza (di forma cioè irregolare) possono dare vita ad un oggetto prezioso con uno stile unico nella sua semplicità.  La cosa più appassionante, a mio parere, nella creazione di oggetti è proprio la possibilità, partendo da materie prime grezze a volte anche prive di valore intrinseco, di ottenere un prodotto finito dotato di un suo "carattere".
E' inutile dire che ciò avviene a volte dopo ripetuti tentativi, fallimenti, frustrazioni, martellate sulle dita, ustioni, ecc. Questo insospettabile anellino ad esempio, per diventare quello che è, è stato sottoposto a numerose martellate, è diventato incandescente con la fiamma più volte per essere modellato nella forma voluta ed infine, ma proprio infine, è stato lucidato ed è diventato "gioiello".
E' bello inoltre pensare che gli atomi del metallo di cui è composto contengano la memoria dell'energia che ha ricevuto e la  conservino inalterata negli anni - ma questo forse è un discorso troppo sentimentale...

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